Imbattersi in casuali tracce lasciate da uno sconosciuto e da lì provare a ricostruire una possibile immaginaria narrazione basata su ciò che quel ritrovamento è capace di trasmettere. Le morbide e luminose trame sulle quali sono imperniati i due lunghi capitoli di “Ethereal / æther”, mini album del musicista inglese David Newlyn , pubblicato su vinile dalla Cathedral Transmissions, nascono dal ritrovamento di una vecchia cassetta su cui sono incise le parole di una donna e i rumori legati alla registrazione stessa. Affascinato dalla misteriosa incisione, Newlyn ha deciso di farne punto di partenza per questa sua breve esplorazione.
“Ethereal” si muove lieve sul dipanarsi lento delle sparute note di piano innestate su una densa filigrana ambientale. In questo mare nebbioso si incastrano le tracce vocali e i rumori ritrovati sul nastro, donando al tutto un’atmosfera vagamente spettrale, fatta di luce accecante, senza traccia alcuna di toni oscuri. Questa sensazione dominante si travasa in “æther”, cristallizzandosi in una quasi completa stasi dominata dalle vaporose trame elettroniche qui orfane del piano e degli inserti vocali. Tutto diventa rarefatto e la precedente presenza diventa pura memoria.
Breve e affascinante, il racconto di Newlyn ha la capacità di catturare l’immaginazione e spingerla verso orizzonti indefiniti.