Parte da istanze ancestrali per divenire metafora della contemporaneità il lavoro che segna l’esordio di K.lust, nuovo progetto musicale del vulcanico Anacleto Vitolo che torna ad una dimensione solitaria dopo la collaborazione con Francesco Galatro sotto lo pseudonimo X[i]NEON.
“Liven”, pubblicato dalla romana Stochastic Resonance, è un condensato di pulsazioni incalzanti, ispirate all’incedere ipnotico delle ritmiche tribali, che strutturano una narrazione dinamica rifinita attraverso l’uso di tessiture sintetiche fluide. Ciò che scaturisce da questa fusione è un racconto che ha nell’incedere frenetico la sua costante, di volta in volta declinata secondo coordinate cangianti che variano dall’apertura luminosa e travolgente della title track alla più ipnotica ed essenziale “Rite”, dalle profonde e monolitiche trame di “Wheel”, che esalta l’effetto di rapimento indotto dalla circolarità del suono, alle atmosfere più oscure di “Sweep” caratterizzate da una linea melodica più calda e avvolgente, passando per le modulazioni convulse di “Shove” che lasciano immaginare l’attraversamento ripetuto di quei contemporanei non luoghi in cui spesso ci si smarrisce. L’immagine di un’urbanità alienante in cui la vita scorre rapida e ripetitiva è ribadita con forza in “Motion”, che con la sua atmosfera imperniata su preponderanti sonorità dal sapore tecnologico chiude il viaggio dissolvendo lentamente la componente atavica alla sua base.
[…] attivata da Anacleto Vitolo sotto l’alias K.lust giungendo, ad oltre tre anni di distanza da “Liven”, al suo secondo […]
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