zahn | hatami | mcclure “veerian”

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Paesaggi immaginari mutevoli e sconfinati restituiti attraverso una narrazione sensoriale che trascende il mero dato fisico. Il punto 32 sulla mappa Eilean è frutto  della collaborazione tra tre artisti geograficamente distanti e usualmente inclini a coordinate sonore differenti anche se mirate verso obiettivi affini.

Le sperimentazioni elettroniche del tedesco Uwe Zahn aka Arovane, l’ambience atmosferica dell’iraniano Porya Hatami e le tessiture materiche dell’inglese trapiantato in Giappone Darren McClure  si fondono in una sintesi che, pur mantenendo tracce delle relative specificità, genera un percorso totalmente nuovo. Nella prima parte del lavoro prevale una tendenza verso sonorità concrete declinate attraverso trame granulose (“Veerian”) o flebili screziature (“Vooon”, “Vhaundt”) che si dipanano su fondali nebbiosi e persistenti. La sognante morbida fluidità di “Vhandaan”, caratterizzata da flebili e vaporose melodie di piano, conduce il disco verso atmosfere più evanescenti all’insegna di modulazioni sempre più astratte e meditative che nel loro incedere lieve accolgono trame crepuscolari e frammentarie linee di pianoforte (“Veeland”), accenni melodici misti ad interferenze materiche (“Velbb”) e obliqui innesti organici (“V-Modal”).

Un incontro di certo fruttuoso, capace di creare attraverso un’eterogeneità di approccio una materia nuova e cangiante che certamente introdurrà nuove coordinate nei percorsi artistici dei suoi tre autori.

2 pensieri su “zahn | hatami | mcclure “veerian”

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