ykymr “spring fields become a hummingbird”

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Atmosfere all’insegna di una delicata e fragile bellezza, capaci di far riaffiorare immagini della rinascita primaverile giapponese segnata dallo spettacolo dei ciliegi in fiore. I sette vividi bozzetti disegnati dall’enigmatico artista del sol levante che si firma ykymr hanno la peculiarità di dare sostanza sonora alla sensazione di piacevole stupore che accompagna questo momento dell’anno.

La breve introduttiva “Sorry” ci proietta immediatamente in un universo onirico fatto di tenui melodie elettroacustiche, costruite da flebili trame di chitarra costantemente fuse ad eteree tessiture sintetiche e segnate da pulsazioni altrettanto evanescenti. Questi elementi, dosati con attenzione e ricomposti in modo diverso traccia dopo traccia consentono al musicista nipponico di proporre una tavolozza coerente ma cangiante di soluzioni. Si passa così dalle venature malinconiche di “Fall in blue” al brio sghembo di “Nervous club weekender”, dai romantici battiti di “Heartbeat” all’estrema rarefazione di “Snow in the southerly”, imperniata su uno scarno spartito pianistico che, dopo la parentesi ambientale più granulosa di “Sleepy”, torna nella conclusiva “Spring birds”.

“Spring fields become a hummingbird”, pubblicato dalla italiana La Bel Netlabel, è un disco che ha nel suo tono dimesso e nella concretezza del suo flusso la sua peculiarità, creando  un percorso intenso seppur breve ed effimero come il fiore del ciliegio.

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