Liberarsi da ogni tipo di sovrastruttura e preconcetto per rendersi pienamente ricettivi e aperti ad ogni nuovo atto creativo. Prende le mosse da questo concetto formulato da Raymond F. Jones in uno dei suoi racconti brevi, da cui mutua anche il titolo, il nuovo lavoro di Gaëtan Gromer pubblicato da VoxxoV Records.
La traduzione sonora di questa idea viene costruita dal sound artist d’istanza a Strasburgo attraverso l’utilizzo di un ampio campionario di suoni concreti catturati all’interno di una serie di librerie. Ogni rumore, ogni elemento acustico viene rimodulato fino a dar vita a qualcosa di assolutamente distante e differente dalla fonte originaria, generando un percorso in cui l’immaginazione perde i suoi vincoli con l’effettiva realtà. Ne scaturisce una narrazione visionaria, un lisergico flusso che si muove su persistenze dilatate e ossessive (“The Shadow Out of Time”, “La Tour d’Aer”) scandite a tratti da cadenze ritmiche ipnotiche (“Mémoires Du Futur”) e che virano verso scenari più caotici e stranianti (“La Bibliothèque De Babel”) o più oscuri e stridenti (“The Eternal Conflict”, “Always Coming Home”).
Il punto di forza del suono che Gromer genera in “Noise Level” è la sua estrema matericità capace di far affiorare scorci di pura immaginazione dalla consistenza tangibile, creando un ideale punto di congiunzione tra ciò che esiste e ciò che potrebbe essere reale.