Ha un sapore epico il viaggio tracciato da William Ryan Fritch nel suo nuovo lavoro sulla lunga distanza che ne conferma l’estrema prolificità e sancisce l’inizio di Dead West, serie su cassetta curata da Lost Tribe Sound. Interamente strumentale, “Ill Tides” costruisce una possibile colonna sonora di una peregrinazione avvincente e misteriosa , una navigazione attraverso mari vagamente minacciosi alla ricerca di un approdo sicuro.
L’ingresso al ricco ed oscuro universo sonoro creato dal musicista americano avviene attraverso morbide melodie che si dipanano prive di pulsazioni ritmiche su un fondale lievemente granuloso in un’atmosfera quasi spettrale (“Ghosts In The Gale”, “Recoiled”). Da qui in poi i toni divengono più drammatici, intrisi di un crescente pathos dal sapore ineluttabile sottolineato dalla presenza di battiti lenti e perentori (“Ill Tides”, “At Odds”) o da un andamento fluido altalenante che ricorda il moto dell’acqua (“Burdensome”). Giunti all’apice, improvvisamente il suono si apre dilatandosi in fitte e vaporose trame ascendenti (“A Tense Spiral”, “The Fog Of Our Primes”) prima di tornare ad una dimensione narrativa più quieta (“Evaporate”, “Entrenched”) che conduce al termine luminoso e cullante del percorso (“Furthest Shore”).
Preannuncia l’inizio di una serie affascinante “Ill Tides” ribadendo quanto sia feconda l’ispirazione che ha consentito a William Ryan Fritch di giungere al suo quattordicesimo disco in poco più di dieci anni di carriera.