È il sapore del Mediterraneo, la sua luce ed il suo avvolgente calore, ciò che si sprigiona dalle melodie che segnano il debutto discografico della coppia Alessandro Blanco / Nicola Mogavero sotto la sigla Heptachord. Un incontro musicale inconsueto quello tra la chitarra del messinese Blanco e il sassofono soprano del palermitano Mogavero, nuovo strano connubio che approda sul catalogo della siciliana Almendra Music.
Nasce da un’intensa innanzitutto umana la voglia di consolidare questo progetto nato nel 2009, un’affinità che ha condotto ad una preziosa sintesi tra due strumenti difficili da accostare. Per raggiungere l’efficace equilibrio tra le parti, che costante si mantiene lungo la mezz’ora del lavoro, fondamentale è stata la scelta delle partiture da eseguire. La prima parte del disco contiene “Grottapinta, Op. 200”, composizione in due parti di Dimitri Nicolau, una leggera e avvolgente danza che esalta il serrato dialogo tra le parti coinvolte in un botta e risposta senza pause che viene esaltato dai battiti che scandiscono “II Summer’s dance”. Alle calde e dinamiche atmosfere della partitura del compositore di origine greca perfettamente si accostano le appassionate tessiture scritte da Melo Mafali appositamente per questo progetto. Ispirata alla nera isola delle Eolie, “Trittico di Vulcano” continua ad esaltare la profonda sinergia tra i due musicisti attraverso le sue trame avvolgenti il cui pathos viene enfatizzato dai fraseggi del sassofono e arricchito dalla ampia e variegata tavolozza di suoni cesellati dalla chitarra.
Un’escursione affascinante attraverso scorci vividi e pulsanti, un esperimento pienamente riuscito.