Stratificazioni eteree in lento e costante mutamento che si espandono al di sopra di un muto paesaggio senza confini plasmando gradualmente un vivido cielo immaginario. Composto e registrato in un seminterrato, il nuovo lavoro di Chihei Hatakeyama per la russa Dronarivm dipinge attraverso suoni vaporosi e riverberanti le sensazioni legate a scorci profondamente antitetici rispetto all’ambiente fisico in cui sono stati prodotti.
Le morbide modulazioni create dall’artista giapponese, pur mantenendo immutata la materia di cui si compongono, si riconfigurano gradualmente senza soluzione di continuità assumendo forme differenti come leggeri ed evanescenti banchi di nuvole immersi in una luce accecante. Dalle crepuscolari tessiture di “Moon in the dust” fino alle solenni e sconfinate trame della lunga conclusiva “The tower of Babel” si attraversano quieti spaccati narrativi declinati attraverso calde e sinuose persistenze (“Scarlet stone”, “A placid mountain lake”), frequenze più profonde e stagnanti (“Twilight glow”) o tenui spirali in espansione (“Wind in mind”) che compongono un emozionale flusso sognante dalla forte valenza cinematica.