La resa dei conti, momento conclusivo di un cupo viaggio attraverso desolanti paesaggi privi del calore della vita. Con la pubblicazione del terzo atto Cristiano Deison e Andrea Gastaldello chiudono la lunga deriva plasmata nell’arco di un triennio, iniziata con la quieta e rassegnata contemplazione degli scorci in dissoluzione di “Everything Collapse[d]” e continuata con la loro dinamica e tagliente esplorazione di “Weak Life”.
Tutto ciò che fin qui è stato recepito dai sensi viene adesso introiettato, conducendo verso una sotterranea oscurità che spegne qualsiasi speranza. Elettriche schegge diluite in una inesorabile palude di suono (“Breach”, “Reverse”, “Petrolio” ) sanciscono l’inizio della discesa verso fondali densi e claustrofobici all’insegna di frequenze ruvide e convulsi intrecci di frammenti rumorosi segnati da complesse e nervose trame ritmiche (“Hole”, “Mud”). Giunti in fondo i battiti scompaiono per riemergere a tratti flebili, lasciando svanire ogni riferimento mentre si galleggia immersi in magmatiche dilatazioni (“Dissociation”, “Cisterna”). La plumbea e paralizzante stasi improvvisamente viene spezzata da granulose e abrasive bordate che segnano la conclusiva disgregazione (“Meltdown”) dalla quale si sprigiona un ultimo malinconico afflato, una breve breccia illuminata dal suono del pianoforte che trova enfatica eco nelle dolenti tessiture del violino. Quel che resta è la gravida sensazione dell’irreversibilità di ciò che è accaduto, la consapevolezza di navigare in un algido universo sempre più opprimente (“Toxin”), un mare vischioso e soffocante dal quale non annunciato emerge come estemporaneo omaggio una rimodulazione di “Blato” dei Borghesia a chiudere definitivamente questo introspettivo racconto postmoderno.
Non resta che sperare e attendere l’inizio di un nuovo capitolo di questa brillante collaborazione.
[…] È questa sua immaginifica essenza ad emergere incombente da “Tiliaventum”, complessa opera a più voci costruita attraverso una sapiente stratificazione espressiva che vede intrecciarsi e fondersi le parole e le immagini di Sandra Tonizzo e i suoni del consolidato duo costituito da Cristiano Deison (autore anche di alcune delle fotografie) e Andrea Gastaldello, che tornano a collaborare a breve distanza dalla pubblicazione del capitolo conclusivo del loro trittico postmoderno. […]
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