Racconti oscuri ambientati in una inquietante notte senza fine. Si ispira alle immagini di uno dei classici di Dario Argento il duo formato da Adamennon e Luciano Lamanna per costruire la scia sonora di un film possibile ma soltanto immaginato, creando una sequenza che rimanda apertamente alle atmosfere musicali che accompagnavano le pellicole del genere negli anni 70.
Dopo la breve intro definita da “Orfeo ed Euridice”, che proietta con immediatezza nei toni minacciosi e claustrofobici della narrazione, prendono il sopravvento organi dal suono sinistramente solenne combinati a liquidi strati di synth che si espandono creando insidiosi fondali modulati da ritmi incisivi dall’andamento sempre più perentorio. Senza rendersene conto ci si ritrova intrappolati in un incubo carico di tensione, catturati da fraseggi insistenti e pulsazioni marcate che conducono all’ipnotico e granuloso finale di “Fuori piove” che si chiude con una malinconica danza pianistica che scivola su un tenebroso sottofondo.
Suggestivo.