Lasciarsi permeare dall’ambiente circostante per far risuonare le proprie sensazioni mutuandone andamenti e atmosfere. È un incipit dichiarato nel titolo e ribadito in quelli delle singole tracce ad informare il nuovo lavoro dei Natura Morta, virtuoso trio dedito all’arte dell’improvvisazione corale formato dal violinista Frantz Loriot, dal contrabbassista Sean Alì e dal percussionista Carlo Costa.
Le complesse strutture in costante evoluzione, edificate attraverso intrigate combinazioni acustiche, costruiscono paesaggi sonori vividi e ribollenti che alternano frangenti in cui dominano attenti incastri minimali a deflagranti spirali di convulsa coralità che nel loro complesso lasciano emergere platealmente una raggiunta profonda sinergia tra i musicisti.
Affiatamento e utilizzo di tecniche estese plasmano così lunghe narrazioni cariche di tensione generate da un dialogo serrato e spesso stridente che indugia sulle suggestive e spiazzanti possibilità dei contrasti netti piuttosto che ricercare accomodanti flussi melodici. L’equilibrio risultante è instabile eppure costantemente raggiunto nella sfaccettata moltitudine di scorci susseguentesi.
Per chi ama esplorare tracciati tortuosi.