Densa, consequenziale, inesorabile. È una lunga scia che ripercorre la certezza del cerchio perfetto chiamato vita il frutto della prima collaborazione tra Angelo Guido (meanwhile.in.texas) e Vincenzo Nazzaro (Rooms Delayed), un tracciato crepitante che traduce in suono il portato emozionale di una navigazione sempre inedita e unica nelle sfumature eppure cadenzata da tappe imprescindibili e ricorrenti.
Fondendo i propri sguardi in un’unitaria visione condivisa, i due artisti disegnano un magmatico percorso fatto di nebbiose espansioni che si dilatano reiterandosi come respiro vitale e impenetrabili distese granulose tendenti all’assolutezza del rumore bianco modulate da ribollenti increspature e ruvide frequenze di intensità variabile. Dalla gravida e vaporosa tensione dell’origine (“Ascension”), attraverso differenti stadi che vanno dall’amniotico galleggiamento in persistenze tese e scabrose (“Fetus”, “Hope”, “Bleakness”) all’ipnotico incedere di ossessive maree stranianti (“Faith”, “Decay”), si giunge al gelido ed oscuro soffio dell’ultimo atto (“Descension”) che segna la definitiva disgregazione sensoriale che conduce verso insondabili misteri.
Ciclicità immersiva.
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