Uno sguardo che si dilata oltre l’orizzonte alla ricerca dei contorni di flessuosi paesaggi immaginari. Nasce dall’incontro delle attitudini profondamente affini di Stijn Hüwels e James Murray il contemplativo itinerario che sancisce l’esordio della sigla Silent Vigils, sinuoso viaggio ambientale in quattro movimenti attraverso silenti territori notturni.
È un fluttuare morbido pervaso da placida quiete ad irradiarsi dalle evanescenti maree plasmate dai due artisti, un espandersi cullante di rilucenti frequenze ibridate da fine grana e flebili risonanze che ne scandiscono l’incedere. La sensazione è quella di ritrovarsi immersi in elegiaci paesaggi emozionali generati tra le pieghe di un sogno lucido senza apparente fine, un territorio irreale nel quale lasciare fluire libero il pensiero accettandone anche le velate inquietudini che a tratti si palesano.
Un flusso irreale minuziosamente cesellato fatto di sfumature mutevoli, che trova ideale eco visiva nell’opera di Małgorzata Łapsa-Malawska in copertina, a cui abbandonarsi alla ricerca di un nuovo equilibrio con l’ambiente che ci circonda.