Tra attimi di ludica leggerezza e frangenti di contemplativa visionarietà scorre il suono che conduce tra i meandri di una magica foresta nordica. Dando seguito al suo EP di debutto dello scorso anno, Daniel Andersson pubblica il suo primo lavoro sulla lunga distanza a firma Knivtid tornando ad esplorare le coordinate di un paesaggismo sonoro incline ad una evidente immediatezza melodica.
Luminose risonanze armoniche danzano su vaporosi fondali sintetici realizzando oniriche istantanee che si susseguono definite dalla numerazione progressiva del titolo dell’album a suggerire la struttura di un percorso univoco fatto di paragrafi che sviluppano atmosfere dai toni mutevoli. Nel suo insieme ciò che ne scaturisce è un racconto fiabesco pervaso da un senso di irreale evanescenza che evolve placidamente ammaliante.
Un’immersione piacevole in un universo di stille accoglienti.
[…] straniante che segna l’esordio su cd del progetto Knivtid di Daniel Andersson fin qui apparso tra pubblicazioni su nastro e release […]
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