julia kent & jean d.l. “the great lake swallows”

[gizeh records]

GZH84DP-Sleeve-Small

Come mantra catartico  si avvolge il suono in dolente spirale disegnando un’ascesa  priva di culmine che si staglia da un plumbea nebbia di densa inquietudine. Originatasi come commento sonoro di una video installazione curata da Sandrine Verstraete alcuni anni or sono, diviene adesso opera in sé compiuta  la collaborazione tra Julia Kent e Jean D.L. costituendosi in immaginifico tracciato narrativo pervaso di dolente bellezza.

Essenziale è la tavolozza utilizzata, imperniata sulla superba grazia delle trame del violoncello dell’artista canadese interpolata dalle manipolazioni alchemiche del musicista belga a cui si aggiungono sporadiche tracce ambientali catturate dalla stessa Verstaete. Da tale amalgama nasce un veleggiare quieto attraverso spettrali presenze che popolano un mare sfocato e oscuro. Sono i movimenti reiterati plasmati dallo strumento della Kent a indicare la rotta, scandendo un incedere mesmerizzante al quale abbandonarsi senza riserve malgrado le asperità che emergono flebilmente in filigrana. È un ritmo avvolgente scandito dalle frequenze introiettate da Jean D.L., che riecheggia  in ognuno dei quattro capitoli in cui è suddiviso il viaggio definendo un errare eterno che si protrae ben oltre la durata del suono costruendo una malinconica epopea che ha luogo in una dimensione priva di connotazioni spazio-temporali definibili.

Feconda unione tra il fascino dell’ignoto e il terrore del vuoto, da assaporare in tutto il suo magnetico incanto.

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