Un lento piano sequenza che rivela i tratti incerti di un algido territorio silente immerso in un oceano di inattesa luce. Ha il sapore dell’ineluttabile l’incontro tra Tropic of Coldness e Galcial Movements in considerazione della comune rotta indicata dalle rispettive denominazioni, un senso di corrispondenza esatta che emerge prepotente dall’itinerario in cinque movimenti che ne sancisce l’avvenuto incrocio.
È una fissità soltanto apparente quella descritta da David e Giovanni, una stasi che in realtà cela un vitalità crepitante che evolve senza sosta. Scivolando su sature sospensioni che si dilatano seguendo le movenze di una quieta risacca, cristalline risonanze armoniche si sviluppano sinuose definendo paesaggi accomunati da un imperante senso di infinito. Un afflato indissolubile che si mantiene inalterato tra le differenti declinazioni atmosferiche incastrate tra le derive meditative di “Distilled conversation” e “Framed waves” che delimitano una scia sensoriale rarefatta eppure mai scevra di frammenti di concretezza.
Un’esplorazione emozionale intensa attraverso vivide visioni modulate da un chiaroscuro in graduale e costante mutazione.