Immergersi nella labirintica trama della mente persa tra gli inafferrabili territori dell’universo onirico e restituirne attraverso il suono i profondi riverberi sensoriali. Nasce dalla volontà di conferire compiutezza attraverso un attento lavoro di revisione la nuova pubblicazione di Bruno Sanfilippo, versione rivista e parzialmente ampliata di “inTRO”, disco risalente al 2006.
Avvalendosi della preziosa collaborazione di Ian Hawgood che ne ha curato la riedizione e aggiungendo in coda all’originale sequenza dei brani due capitoli allora rimasti esclusi, il musicista argentino d’istanza a Barcellona dona nuova linfa a questa sua affascinante esplorazione plasmata assecondando la componente più immaginifica ed atmosferica della sua produzione. È difatti soprattutto sintetica la materia che compone le risonanti proiezioni, trama fluida che rispecchia l’evanescenza del paesaggio indagato e che costantemente si lascia ibridare da tracciati armonici e inserti ambientali.
È un tracciato cangiante, che di volta in volta insegue un’immagine precisa passando dal pulsante viaggiare verso il misterioso oriente di “inTROworld” all’oscura elucubrazione di frequenze espanse di “inTROmental” e di tessiture granulose di “inTRovoices”, dalla placida visionarietà di “inTROpiano” e “inTROpassion” che lascia riemergere lo strumento di elezione di Sanfilippo all’eterea fragilità dei riverberi al tempo stesso cupi e solenni di “inTRosacro” e della cristallina ricchezza di “inTROvisions”. Un percorso a cui si aggiungono con totale coerenza i due nuovi tasselli recuperati, che chiudono una peregrinazione cinematica profondamente suggestiva.