
Materiche miniature che disegnano i fragili tratti di un riflessivo universo pervaso da gentili sentori d’oriente. Torna ad ammaliarci con l’essenziale delicatezza della sua vivida tavolozza elettroacustica Nicola Fornasari, sotto l’abituale pseudonimo Xu, regalandoci un nuovo prezioso scrigno di crepitanti visioni ispirati da pensieri su forma e sostanza estrapolati dal pensiero buddista.
Improvvisati nuclei melodici estratti da un ukulele giocattolo diventano l’origine a partire dalla quale emergono microcosmi risonanti disegnati da reiterazioni mutevoli e modulazioni sintetiche accuratamente stratificate. Sono architetture asimmetriche in cui incastri e dissonanze concorrono alla creazione di strutture irregolari fatte di elementi eterogenei perfettamente incastrati. È un sovrapporsi sinuoso che non crea densità, un aggiungersi attento che consente ad ogni singola stilla di riverberare riconoscibile concorrendo in egual misura alla definizione del quadro complessivo.
Una meditativa oasi di quieto incanto.