
Scavare nel proprio profondo alla ricerca di una connessione con l’ambiente circostante provando ad intonare l’animo alla bellezza del mondo naturale. Si sprigiona un’aura profondamente spirituale dai delicati vapori modellati da Shinji Wakasa, un senso di sinuosa trascendenza che lentamente emerge dalla quiete silente divenendo cristallina oasi in cui rifuggiarsi.
Luminose stille risonanti, suoni ambientali ed evanescenti coltri sintetiche si muovono all’unisono generando una mutevole danza in costante equilibrio, una nuvola sonica dalle forme evocative costantemente attraversata da una sottile vena ruvida, a tratti velatamente inquieta, che traspare flebile in filigrana. È un continuo riplasmarsi privo di pause che configura un fluire impermanente capace di accogliere morbidamente luci e ombre come equivalenti elementi di un tutto armonico.
Gentile rarefazione a cui abbandonarsi navigando tra le pieghe della mente.