Nouccello “Nouccello”

[Vina Records / Scatti Vorticosi Records]

Lorenzo Tomasello e Simone Trotta per SoWhat

Un’adrenalina sonora in bilico tra plettri consumati ed uno stile di vita: il tempo è illusione. Durante i trenta minuti scarsi del loro omonimo album d’esordio, i Nouccello tracciano, con una non indifferente consapevolezza, una linea che attraversa gli anni ’90, periodo che ha indubbiamente formato i membri del gruppo.

L’album si apre con le atmosfere aggressive di “Piano B” all’interno della quale si amalgamano suoni tipici del noise rock e del post-hardcore, come del resto avviene nelle successive “Vertigine”, “Lo spettro”, percorsa da una frenetica sequenza di accordi distorti, “Specchio riflesso”, in cui si può cogliere l’impronta dei primi Marlene Kuntz, e “Colpisci il mostro”.

Tale violenza sonora è, invece, parzialmente smorzata nelle atmosfere di “Episodio 5: trappola in mezzo al mare”, il cui testo si presenta come una brusca presa di coscienza davanti allo spettro di una tragica realtà. Il disco raggiunge i momenti di maggior quiete con “Alternum pt. 1”, brano strumentale percorso da dissonanze che fanno da base ad una insistente melodia, e con la reprise “Alternum pt. 2”, che terminando in modo alquanto soffuso conclude la parabola sonora discendente del disco.

L’album, nel suo complesso, richiama il panorama caratteristico dei ‘90, iniettando nella scena contemporanea quel sound adrenalinico e distorto che, pur distaccandosi dall’estetica corrente, è ancora capace di farsi apprezzare.

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