
Immersi nella fitta nebbia di un sogno vivido e ammaliante.
È una tripartita elegia a due voci a scaturire dall’incontro tra Andrea Cherchi aka AEON e Giacomo Salis, un ipnagogico flusso di coscienza sospeso in un limbo privo di connotazioni spazio temporali ,che gradualmente diviene meno evanescente pur rimanendo alito impalpabile.
A dargli forma è il cauto e morbido accostamento tra vaporose scie sintetiche che si sviluppano mesmeriche e seducenti e l’evocativo perpetrarsi di tenui risonanze di gong che emergono cristalline tra l’atmosfera rarefatta, scandendo un incedere che, contraddicendo la brevità del lavoro, appare un possibile reiterarsi privo di soluzione di continuità.
Un istante luminoso e pieno di calore che diviene eco infinita.