
Nero profondo e saturo squarciato da effimere, affilatissime lame di luce accecante. È una deriva monocromatica dai tratti algidi e dai contrasti decisi a prendere forma attraverso i nove capitoli del nuovo lavoro di Raimondo Gaviano a firma Svart1, una lunga e penetrante scia in bilico tra sulfuree immersioni ipogee e antigravitazionali escursioni cosmiche.
Denso magma dronico in costante sviluppo si muove a velocità ridotta e mutevole generando un vischioso flusso ossessivo e ossessionante interpolato da flebili frammenti di materica consistenza che ne infrangono l’incedere opprimente. È nell’oscurità che ci si muove, tra accidentati territori pervasi da sentori nordici che acquisiscono maggiore impatto quando si scontrano con incalzanti linee pulsanti prive di intento strutturante, spesso emergenti come autonomo tracciato che accentua il senso di persistente enigma e crescente disagio disegnato dalle spettrali modulazioni sintetiche.
Una dilatata sequenza di allucinate visioni che si susseguono in una disturbante notte liquida senza termine.
[…] Proprio la quasi totale assenza di linee ritmiche destrutturate – che tanta parte avevano nel lavoro precedente – rappresenta un elemento di novità, così come l’ampia presenza di campioni di canti […]
"Mi piace""Mi piace"