A cura di Stefano De Ponti

Oltre la fine annunciata.
Un’ordinaria meditazione senza giustifiche. Solidarietà continua, a chi si imbarca, a chi è allo sbando, in mezzo. Immagini di cattivo esempio.
Ma cosa cambia? Esseri fermati, nelle regole fatte per poter non essere applicate, nella supponenza. Archiviare e trattenere è come sparire. Una lettera senza certezze, mentre tutta l’infelicità degli uomini deriva da una sola causa, dal non sapere starsene in pace, in una camera. Cicli rapidi e ritorni. L’interno che si riflette nell’esterno. Fare deserto, azzerarsi. Perché ricominciare, in fondo, è un po’ come rinascere, ogni volta.
Nuovi solchi impermanenti. Nell’attesa.
On air live streaming da Solco79.