[Denovali]

Uno sguardo che fugge lontano oltre una finestra che si affaccia su un immaginario talmente vasto da divenire inafferrabile. È un viaggiare con la mente più che con gli occhi ciò a cui invita Michael Vallera nel suo terzo tracciato sonico, plasmato come sempre per la tedesca Denovali, una densa sinfonia dronica in quattro movimenti proiettata verso nebulosi orizzonti pervasi da strisciante inquietudine.
Nuclei di risonanze chitarristiche vengono manipolate e stravolte dal musicista americano fino a tramutarsi in diluiti vapori in lenta ed inestinguibile mutazione, sature nubi che dalle interiori profondità avanzano su paesaggi urbani che ne divengono emozionale riflesso.
Un lavoro di rimaneggiamento e di ibridazione sintetica che produce ambienti surreali dalla marcata impronta cinematografica, inanellati in una sinuosa sequenza che dalla ruvida apertura della spettrale “Blue Mind” conduce verso il placido, profondo notturno di “Deep Sleeping Exit”, dall’ipnotico incedere finemente modulato da flebili riverberi della title track alla conclusiva sospensione onirica della maggiormente rarefatta “Hours”.
Fedele ad un immaginario ampiamente ed efficacemente espresso fin dal suo lavoro d’esordio, Vallera completa con “Window In” il graduale processo di disgregazione della iniziale matrice pulsante per approdare definitivamente verso evanescenti territori sensoriali in bilico tra realtà ed oscuro sogno.