Seabuckthorn “Through A Vulnerable Occur”

[IIKKI]

Contemplative flussi che si espandono lievi come tracce di ricordi che delicatamente riaffiorano. Diviene sempre più rarefatto l’universo sonoro plasmato da Andy Cartwright sotto lo pseudonimo Seabuckthorn, assecondando un evidente spostamento verso una dimensione sonora atmosferica che gradualmente si è distaccata dalla polverosa epicità pervasa di rimandi all’occidente americano che ne caratterizzava gli esordi.  

Affiancati dalle fotografie dell’artista australiana Sophie Gabrielle, che con la sua raffinata monocromia costruisce un immaginario densamente simbolico, i tracciati del musicista inglese configurano astratti paesaggi disegnati attraverso l’utilizzo di espanse risonanze estratte dalla chitarra utilizzando l’archetto e rimodulazioni sintetiche delle sue frequenze. A ciò si aggiungono le trame di strumenti a corda provenienti da diverse tradizioni e, in due delle tracce, la suggestiva voce del clarinetto di Gareth Davis che perfettamente si inserisce nelle evanescenti tessiture di Cartwright.

Quel che ne risulta è una evocativa immersione in territori privi di concreti riferimenti spazio-temporali, meditabonda peregrinazione tra suoni ed immagini ricchi di ammaliante mistero.  

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