
Oscuro e sfuggente s’insinua il suono, procedendo sotterraneo, in costante evoluzione, lungo i bordi di un’algida notte senza termine. A brevissima distanza da “Chimeratorium”, ipnagogica deriva condivisa con John Duncan, Cristiano Deison pubblica una nuova, solitaria traiettoria sonica intensamente evocativa.
Realizzato come parte della serie SUBSTANTIA INNOMINATA, curata da Drone Records e incentrata sui diversi aspetti assunti dall’incognito, “Substrata” definisce un atmosferico flusso elettro-acustico da cui emerge palpabile un senso di indissolubile enigma. Algidi vapori sintetici, che legano e fagocitano ruvide schegge risonanti estratte da differente materia, assumono la forma di due lunghe peregrinazioni attraverso territori plumbei su cui aleggia una rarefatta luminosità. Sono cinematici tragitti verso l’ignoto, mutevoli immersioni in un universo in cui si indaga l’essenza della materia, paesaggi silenti eppure carichi di strisciante tensione, rivelata dal susseguirsi di frammenti crepitanti e sinistri stridori.
Un viaggio sensoriale vivido e coinvolgente, costruito e diretto con maestria, un’esplorazione fatta di scavi ed annessioni, di scontri e dissipazioni, che si chiude con un ultimo breve riverbero che dopo tanto vagare restituisce la misura di un grande, indefinito vuoto dove ci si ritrova ancora immersi.