
Suoni plasmati per essere riflesso ed eco di immagini in movimento, improvvisamente scisse dall’iniziale suggestione per divenire autonomo tracciato narrativo. È il palese intento di conferire pienezza a frequenze nate per essere parte di un intero multimediale a muovere la creazione del secondo lavoro solista di Luca Maria Baldini, la volontà di vedere fluttuare le risonanze modellate per commentare cortometraggi, video installazioni o pubblicità quale indipendente materia in grado di sprigionare il proprio intero potenziale.
Coerentemente, ad accompagnare le sei sfaccettate tracce di questo ep, troviamo una copertina neutra, uno sfondo nero su cui campeggiano il nome dell’autore ed il titolo dell’album, perfetto sipario di un universo sonico particolarmente suggestivo. Elettronica a tratti ricca di accattivanti pulsazioni, fascinazioni neoclassiche e derive ambientali sono le componenti di cui si nutrono questi atmosferici paesaggi, specchio di un ampio spettro compositivo gestito con cura da un autore consapevole dei propri mezzi.
Un percorso rapido e caleidoscopico che scorre via fluido in attesa di un viaggio più ampio che confermi il valore di ciò che qui viene offerto come stimolante promessa.