[forwind]

Uno straniante labirinto di alchemiche risonanze sospese in un obliquo universo sonoro. Attiva da anni in qualità di compositrice e professoressa di canto, giunge adesso al suo debutto discografico Martina Claussen e lo fa confezionando un dinamico percorso tra sperimentazione ed accattivante suggestione ambientale.
Costruito principalmente attorno alla manipolazione di frequenze vocali trasfigurate per divenire astratta fonte narrativa, “Verwoben” raccoglie cinque dilatati tracciati plasmati nel corso degli anni attraverso perfomance e registrazioni in studio. Alla componente principale del lavoro si sommano atmosferiche frequenze sintetiche e materici riverberi elettroacustici, capaci di dare origine a visioni dall’eco spettrale che si muovono sinuose attraverso territori crepuscolari profondamente enigmatici.
Una tensione costante si irradia da questi notturni tracciati ricchi di vividi dettagli, paesaggi algidi ed oscuri parzialmente rischiarati ed umanizzati dalle modulazioni riconoscibili della voce dell’artista austriaca, che trasversalmente si espandono caratterizzando questo immaginifico ambiente sonico.
Ipnotica e accattivante allucinazione audutiva.