[laaps]

Vorticoso e straniante, saturo di cromie violente e sfaccettati dettagli in precario equilibrio. È certamente poco convenzionale e decisamente stimolante il territorio sonico nel quale si formalizza l’incontro tra Jean Néant aka Joni Void and Naomie de Lorimier ovvero N NAO, sodalizio nato nel 2016 grazie ad un incontro durante un reading tenutosi nella casa/cenacolo di Néant a Montréal. Da qui è scaturito una comunanza artistica dapprima sfociata nella realizzazione di una traccia contenuta nel recente album di Joni Void e adesso cristallizzata in questo primo condiviso lavoro.
“Nature Morte” è una raccolta di dodici oblique narrazioni nutrite da una ribollente miscela di modulazioni vocali, echi ambientali, campioni di nastri ed effetti elettronici, incastrati per dare vita ad ambienti surreali formalizzati in estesi tracciati o brevi intermezzi risonanti. A questa marcata variabilità nella durata e all’estrema poliedricità derivante dalle componenti utilizzate si contrappone una estrema coesione delle atmosfere risultanti, sempre inclini alla definizione di un paesaggio sonoro ipnagogico permeato da una ammaliante aura lisergica.
Quel che scaturisce è una vivida deriva sensoriale in cui oggettività ed astrazione convivono fondendosi in un indefinito scenario profondamente teatrale.