
L’ammaliante incanto di rarefatti paesaggi estratti da un algido universo sospeso nel tempo. È una collaborazione che parte da lontano quella che vede incrociarsi i percorsi creativi di Pepo Galán e Sita Ostheimer, un mutuo scambio attivo fin dal 2015 che ha portato il musicista spagnolo a comporre musiche per le coreografie dell’artista tedesca, che a sua volta ha prestato la sua sognante vocalità ad alcuni dei suoi itinerari sonori. “Contact” rappresenta quindi un esordio parziale anche se si tratta della prima vera e propria produzione di un intero condiviso tragitto musicale.
Con fragile grazia, il diafano canto della Ostheimer (autrice di tutti i testi) emerge lieve dalle nebbiose frequenze ambientali plasmate da Galán, disegnando ipnagogiche istantanee che fondono modulazioni atmosferiche e frammentarie trame armoniche nutrite da essenziali stille pianistiche e sinuose tessiture di violoncello affidate a Lee Yi. Il risultato è un’eterea sequenza di otto brani che si espandono come flebili correnti oniriche pronte a dissolversi, anche quando si presentano sotto forma di strutture appena più dense.
Una placida deriva tra le delicate risonanze di un ambiente sonico dai tratti impalpabili.
[…] di Pepo Galán. Un’attitudine evidente che ad inizio anno aveva condotto alla realizzazione di un lavoro condiviso insieme alla coreografa/cantante tedesca Sita Ostheimer. Un’ulteriore passo verso territori sempre più dreamy contraddistinti dal canto femminile viene […]
"Mi piace""Mi piace"