
Eliminare il superfluo, la forma priva di sostanza, per ritrovare l’essenza di ciò che si rivela urgente e significativo. Nasce da un intento chiaro il secondo tassello della discografia di Gold Mass, dalla volontà di imprimere un parziale cambio di rotta contraddistinto da un processo di sottrazione che coinvolge tanto la composizione quanto la produzione del disco. Archiviato quindi il buon esordio impreziosito dalla presenza in cabina di regia di Paul Savage, già produttore tra gli altri di Arab Strap e Mogwai, (prima prova che l’ha condotta ad essere selezionata per l’Eurosonic di Groningen) Emanuela Ligarò sceglie di esplorare nuovi itinerari sonori e soprattutto di essere artefice diretta di ogni passaggio realizzativo e promozionale della sua opera.
Voce ed elettronica, elementi già in primo piano in “Transitions,” rimangono i fondamenti dell’universo musicale di Gold Mass, qui utilizzati quali componenti minime con cui tessere strutture narrative dalle atmosfere cangianti, ma aderenti ad una visione d’insieme chiara e coesa. Le quattro tracce dell’ep ruotano attorno alla complessità della condizione umana intesa come tematica al tempo stesso intima e di respiro universale, trovando ciascuna una dimensione peculiare accomunata dalla preminenza melodica del canto e da un uso essenziale di trame sintetiche e partiture ritmiche.
“Space” rivela da subito le coordinate del lavoro col sul pulsare rallentato in chiave di trip-hop che concede ampio spazio ad una vocalità morbida, lasciata libera di riverberare su un fondale asciutto scandito da vuoti che rafforzano sapientemente i pieni. Questo incastro si rinnova traccia dopo traccia seguendo formalizzazioni differenti, passando dalla maggiore enfasi interpretativa sostenuta da un incedere più serrato della title-track alla leggera luminosità plasmata da una linea di synth sinuosa di “Souls”. “Gravity” con la sua spigolosità costruttiva aperta verso un uso più libero e manipolato della voce rappresenta il brano più interessante del lotto, perfetta chiusura di un piccolo scrigno da cui ricavare preziosa linfa per una nuova prova sulla lunga distanza.
[…] un anno e mezzo dalla pubblicazione di Safe, Emanuela Ligarò rimette in moto il suo progetto Gold Mass presentando il primo estratto del nuovo […]
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