Maddalena Ghezzi/Francesca Naibo “Opal”

[DēngYuè Records]

Artista duttile incline alla sperimentazione, Maddalena Ghezzi ha inaugurato nel 2020 la serie Minerals incentrata sull’esplorazione di forme compositive sfaccettate e un utilizzo quanto più esteso della voce. Ogni tassello del progetto la vede collaborare con un musicista diverso insieme al quale scegliere anche il luogo in cui registrare di modo che la sinergia attivata risulti quanto più frutto di una piena condivisione.

“Opal” – terza uscita che segue quelle realizzate insieme a Thodoris Ziarkas (“Amethyst”) ed Ed Blunt (“Halite”) – scaturisce dall’incontro con la chitarrista veneta, milanese d’adozione, Francesca Naibo. Dal comune interesse per la musica colta europea e la costruzione estemporanea scaturiscono quattro tracce, una scritta singolarmente da ciascuna musicista e due improvvisazioni.  “Abyss” con il suo substrato atmosferico in cui riverberano avvolgenti le modulazioni cangianti della cantante di base a Londra rappresenta un’ammaliante varco d’ingresso verso l’inconsueto, obliquo universo sonoro proposto.  La voce – declinata come generatrice di particelle decostruite in vorticosa espansione – è invece assoluta protagonista di “Instabile”, mentre “Meadow” – composta da Ghezzi –  così come la terminale “Confluence” – intestata alla Naibo – indagano le possibilità armoniche derivanti dall’intreccio di trame chitarristiche e melodie vocali alternate alla guida di un itinerario in costante sviluppo.  In modo particolare in queste due traiettorie la compenetrazione tra le peculiari sensibilità delle autrici risulta pienamente risolta. 

A dispetto della sua breve durata “Opal” – rimandando alla caratteristica cromatica del minerale da cui trae il titolo – ha il merito di offrire una gamma diversificata di soluzioni possibili fondate su un dialogo profondo e vitale.

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