
La traslitterazione sonora di un romanzo rappresenta sempre una sfida affascinante e può condurre a risultati altalenanti quando la materia di partenza è complessa per struttura e linguaggio. “Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll – seguito de “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” – per la sua natura fantastica e l’insieme di giochi di parole, proverbi e modi di dire spesso poco rilevabili è un testo di certo non semplice da affrontare, ma nel nuovo lavoro a firma MonoLogue Marie Rose Sarri è riuscita ad concepirne una trascrizione aurale convincente.
Il tema degli scacchi – ripreso nei titoli delle tracce del lavoro – e il labirintico nonsense che animano le pagine del libro diventano la matrice di un ambiente cangiante in cui impulsi tattili e schegge armoniche si muovono innescando una tessitura straniante. Le lucenti stille che riverberano su una vaporosa corrente sintetica in “APERTURA” introducono gradualmente in questa visione onirica fatta di continui cambi di scena. L’attenta costruzione della trama e la costante nitidezza dei suoni, evidente anche nelle stratificazioni più intense, rappresentano le invarianti di un itinerario sensoriale avvolgente che tra le formulazioni più melodiche ingloba sezioni lievemente ruvide (la coda di “FORCHETTA”, la parte centrale di “SCACCO”) e brevi passaggi pulsanti (“PATTA”).
La scelta di rifarsi allo spirito piuttosto che al suo schema narrativo consente alla Sarri di non inciampare in una celebrazione anonima di un’opera suggestiva e di offrire una dimensione di ascolto fertile e come sempre vitale.