[ROHS!]

L’itinerario risultante, così come dichiarato nelle note di copertina dall’autore, è dedicato ai sogni infranti e coerentemente si muove tra modulazioni sintetiche intrise di malinconia e romantici fraseggi acustici intrecciati in un insieme agrodolce profondamente intimista. Vangelis è sempre il riferimento principale quando le strutture si fanno particolarmente luminescenti, ma è nell’incedere cadenzato delle danze armoniche di “Undisclosed Promises” e “Blue Waves, Gentle Wind”, così come nelle ombre morbide della conclusiva title-track che si riscontrano i momenti migliori di un ascolto piacevole a cui manca qualche apice per essere pienamente incisivo.