
Le infinite possibilità di plasmare il suono per configurare ambienti profondamente immersivi, l’esplorazione di differenti tecniche compositive e il contributo fertile dell’alea sono invarianti rintracciabili in ognuno dei quattro lavori pubblicati da Alessandro Ciccarelli sotto l’alias Elnath Project. Le medesime componenti informano la sua nuova pubblicazione per la netlabel Plus Timbre proponendo un itinerario in quattro parti che cristallizza le risultanze di un live-set costruito attorno un insieme di basse e bassissime frequenze interpolate a modulazioni FM e risonanze di varia natura.
Le risultanze di tale intersezione strutturano la generazione di flussi ambientali dilatati la cui lenta ma costante evoluzione induce uno stato ipnotico scandito dal succedersi di grovigli noise proiettati verso il rumore bianco e modulazioni stagnanti affini a territori lowercase. Nel loro insieme le tre parti di “FJ3” configurano un notturno straniante di trame profonde decostruite e ricombinate affidandosi all’interferenza dell’atto improvvisativo. L’omaggio a Jakob Ullmann che chiude l’album sposta le coordinate verso un paesaggio elettroacustico al tempo stesso più materico e rarefatto che sfuma gradualmente verso il silenzio.
Ancora una volta Ciccarelli ci propone un viaggio sensoriale sottilmente dinamico che esige la massima attenzione per poter essere percepito in ogni sfumatura, una deriva sonora totalizzante intrisa delle sperimentazioni dell’avanguardia novecentesca destinata a naviganti impavidi.