
Chiudere gli occhi e viaggiare, evadere dall’imposto isolamento navigando su un mare di quieta bellezza. Suggellando una collaborazione che aveva precedentemente portato ad alcune tracce condivise inserite in varie raccolte, Philip G Anderson e Laura Masotto giungono alla realizzazione di un primo lavoro breve che li vede interagire in modo più intimo e strutturato.
Costretti dall’emergenza pandemica a rinunciare agli spostamenti e alle attività dal vivo, i due artisti costruiscono, lavorando a distanza, un conciso itinerario diviso in cinque movimenti interamente imperniato su un intenso e serrato dialogo tra i loro strumenti d’elezione. Ascoltando lo straniante silenzio che giunge da un mondo costretto alla totale paralisi, i due musicisti dischiudono un delicato universo armonico ispirato da preziosi momenti di trascurabile quotidianità, in cui leggiadre trame distillate dalla tastiera del pianoforte di Anderson danzano, fondendosi, con le elegiache tessiture del violino di Masotto.
È un andare placido, intriso di agrodolce malinconia, caratterizzato nel suo momento centrale (“Heart Race”) da maggiore brio, da una luce più intensa che subito torna a virare verso un’avvolgente morbidezza capace di dare conforto in attesa di un nuovo, prossimo inizio. Una preziosa, fugace carezza in musica.