Esistono cose a cui non si può sfuggire.
Le sfiori, a volte le dimentichi o semplicemente non gli dai la giusta importanza. Quando meno te l’aspetti ricompaiono seguendo strade differenti e ti ritrovi conquistato senza riuscire a spiegarti perché te le fossi fatte sfuggire. Mi succede ritornando in un luogo, rivedendo un film e mi succede con i dischi.
Con What Am I Going To Do Whit Everything I Know di The Weather Station, per esempio.
Dietro questo pseudonimo troviamo la bella e talentuosa Tamara Lindeman, attrice oltre che songwriter, proveniente dal Canada (un luogo a caso…) che a dispetto di una notorietà ancora limitata vanta molte collaborazioni musicali tra cui citiamo quella con Will Stratton in Gray Lodge Wisdom (un disco a caso…).
What Am I Going To Do Whit Everything I know è un una breve storia in sei capitoli, narrata con tono intimo, a volte quasi sussurrata. La sensazione che si ha ascoltando il disco è quella di leggere un diario, lasciato appositamente aperto dall’autrice, caratterizzato da una grande uniformità di atmosfera.
Tutto è incentrato sulla voce narrante della Lindeman, avvolta da melodie morbide, con il suono della chitarra che funge da elemento dominante e arrangiamenti soffusi a dare completezza al tutto in modo discreto. È un folk delicato, che dimostra la grande capacità dell’autrice di scrivere canzoni (su tutte svetta Soft Spoken Man).
Scorre via rapidamente questo breve lavoro e come nei migliori racconti non si chiude con un vero finale, ma ci lascia in sospeso e con la voglia di aspettare nuovi racconti.
Anche questa volta il fato ha avuto ragione e per fortuna mi ha impedito di perdere una piccola gemma.
(per TRISTE© – 10 novembre 2014)