
L’oriente e le sue dottrine sono una fonte di ispirazione inesauribile per la realizzazione di itinerari sonori atmosferici legati ad una cultura sempre meno distante. Ad esse – in modo specifico alla disciplina buddista e ai luoghi in cui è diffusa – rivolge lo sguardo Raf Briganti per dare forma ad un nuovo lavoro ancora una volta in bilico tra dark-ambient e drone-music.
Un misticismo dalle tinte fosche disegnato dall’intersezione di modulazioni reiterate, correnti sinuose e campioni di riti e preghiere del Tibet si irradia dalle sette tracce proponendo un immaginario ipnotico sostenuto a tratti da pulsazioni marcate fin qui inedite (“The Buddha’s arrival”). La presenza di risonanze squillanti introduce inoltre una parziale schiarita alle abituali frequenze plumbee predilette dal musicista ligure, predominanti qui nel bordone sotterraneo che struttura “Mandala”.
Affascinante quanto breve, “Vajrapani” fornisce un assaggio di potenziali nuove direzioni da approfondire.