bvdub & netherworld “Equilibrium”

[Glacial Movements]

Risale al 2010 il primo incrocio tra l’ambient-dub-techno maestosa di Brock Van Wey e l’immaginario artico promosso dalla prestigiosa Glacial Movements capitanata da Alessandro Tedeschi e a partire da allora tale sinergia ha continuato a rinnovarsi sfociando in un’amicizia solida e duratura. Non sorprende quindi ritrovarsi infine di fronte ad una prima uscita condivisa – curata ovviamente  dalla label romana – tra i due musicisti, né tantomeno scoprire che le rispettive visioni riescano a coniugarsi alla perfezione in un itinerario – come da titolo – all’insegna di un virtuoso equilibrio.

I quattro espansi movimenti della sinfonia risultante cristallizzano, in un insieme coeso e mai sbilanciato, il portato emozionale del marchio bvdub – nella sua veste più rarefatta, priva di pulsazioni – e l’isolazionismo essenziale a cui ha sempre aderito il progetto Netherworld.  Le due pratiche hanno d’altronde mostrato spesso punti di contatti muovendosi l’una nella direzione dell’altra, attitudine certamente rilevabile nelle derive ambient proposte dall’americano per Glacial Movements, ma anche nella produzione più recente del sound artist italiano.

Come nelle formazioni nevose perenni esiste un limite netto sul quale si addensano calde screziature e correnti glaciali determinando un moto costante, privo di sviluppo, nel quale immergersi perdendo la cognizione del tempo. Il suono si increspa (No Trees for Miles), si impenna in ascese ruvide (Darkness From the Sun), si dilata e ritrae in modulazioni vocali eteree (Seas of Stones and Sand) fino a proiettarsi verso orizzonti cosmici (Ice on Fire) che si riversano in distese armoniche in graduale dissolvimento, intrise di toccante malinconia.

Un viaggio immersivo tra paesaggi sintetici avvolgenti in cui sprofondare abbandonandosi alla forza del suono.

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