1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity – EP 1 1 1 1 2 2 F

Ed eccoci in dirittura d’arrivo. 1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity giunge a compimento con la pubblicazione  del suo ultimo capitolo breve. Il quadro d’insieme è rivelato, le premesse confermate. È ora di mettere insieme i pezzi e lasciarsi cadere in questo labirintico vortice di suono e immagini.

EP 1 1 1 1 2 2 F
Una spirale di parole dischiude la rivisitazione di Skin Of The World dei BAG attuata da IlSantoBevitore, framento ipnotico che introduce una tappa [quasi] interamente al femminile. Retrofuturismo elettronico e ambient siderale si intersecano nel fluire meditabondo plasmato da Alexia Robbio, venatura cosmica in parte riverberata nell’intreccio pulsante di glitch e frequenze ruvide ideato da Angelina Yershova in collaborazione con Nicola Baroni, a cui spetta il ruolo di rendere tutto straniante attraverso l’inclusione delle risonanze del suo violoncello. Nel tassello conclusivo affidato a Camilla Pisani è il ritmo a diventare protagonista sotto forma di trama profonda che incide una corrente sintetica oscuramente avvolgente che ingabbia fino a dissolversi gradualmente.

Giunti in fondo non resta che ripartire godendosi questa volta l’intero itinerario senza pause prestabilite. Buona navigazione.

1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity – EP 1 1 1 1 2 2 E

Penultima anteprima dell’opera multimediale Stochastic Resonance 11 years activity distillata di settimana in settimana a partire dal 11_11_22. Ci si avvicina così ad intravvedere il quadro d’insieme di un universo che si è preannunciato caleidoscopico ed immersivo fin dal principio, premesse mantenute intatte lungo l’intero corso di svelamento del progetto.

EP 1 1 1 1 2 2 E
Sinistre luminescenze attraversate da un elettricità deflagrante definiscono il contributo di Franz Rosati condensato in un conciso itinerario ambient-drone alle cui atmosfere inquiete fa eco la tensione ruvida del cinematico scenario diretto da Ghostphace. La seconda metà – in termini di durata – dell’ep vede Lorenzo Ciciani/Scual modellare un’ipnotica spirale sonica in cui elementi eterogenei si avvicendano generando un immaginario obliquo affine al tono generale della pubblicazione. Non rimane che attendere l’ultimo capitolo.  

1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity – EP 1 1 1 1 2 2 D

Uscita numero quattro del Stochastic Resonance 11 years activity che giungerà a compimento a ridosso di Natale. In copertina troviamo una nuova combinazione delle cromie ormai note, accompagnate da una terna di tracciati sinuosamente atmosferici.

EP 1 1 1 1 2 2 D
Le correnti ruvide in crescendo modulate con misura efficace da Ivano Pecorini e Michele Andreotti – intestatari del marchio Curved Grooves – spingono prepotentemente verso l’inquietudine del notturno definito da Dario Colozza/Ynaktera. Bassi riverberi, nebbie sintetiche e stille armoniche rilucenti convivono in un insieme cinematico fatto di contrasti controllati che si riversano nell’ambiente sonoro altrettanto oscuro, ma in perenne ricombinazione disegnato da Imok. Attendiamo di conoscere dove ci condurrà la prossima tappa.

1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity – EP 1 1 1 1 2 2 C

Terzo tassello del progetto grafico/sonoro proposto da Stochastic Resonance in occasione dei suoi 11 anni di attività. Con questa terza uscita il percorso giunge a metà continuando ad indicare ramificazioni aurali specchio di un’eterogeneità promossa da un approccio condiviso.

EP 1 1 1 1 2 2 C
Spetta a Marco Malasomma aprire le danze proiettandoci sulla vetta della montagna del dolore tra soffusi correnti mediorientali e progressioni cosmiche scandite da pulsazioni profonde, il tutto stratificato in un connubio mistico postmoderno. Il ritmo torna da assoluto protagonista nella trama elettronica da dancefloor scintillante tessuta da Mirko Iobbi /M.K.R. e nell’idm ipnotica plasmata da Kenta Kamiyama chiudendo questo nuovo itinerario sconfinando verso paesaggi nervosamente lisergici.

1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity – EP 1 1 1 1 2 2 B

Prosegue il processo di graduale rivelazione dell’itinerario sonoro curato da Stochastic Resonance per celebrare i suoi 11 anni di attività. Nuova immagine realizzata da Scual e nuova terna di artisti per un’esplorazione che continua a presentarsi sfaccettata ed immersiva.

EP 1 1 1 1 2 2 B
La seconda tappa si apre sulle asprezze ambient-noise del duo Vitolo/Buoninfante che con “Morticelli” ci lascia gradualmente sprofondare in un territorio di brillante oscurità costellato di glitch e frequenze nervose. Confortanti echi naturalistici ci riportano sotto la luce del sole prima di trasfigurarsi nel paesaggio stratificato in decadimento – affine alle reiterazioni malinconiche di Basinski –  voluto da Alessandro Ragazzo. Spetta alle risonanze luminescenti modellate da Stefano Tashi il compito di dissipare le ombre deviando il tracciato verso orizzonti ipnotici in attesa di sapere dove ci porterà la prosecuzione del viaggio.

1 1 1 1 2 2 – Stochastic Resonance 11 years activity – EP 1 1 1 1 2 2 A

11 Novembre 2011, Roma. Un evento collegato alla realizzazione di un primo ep di quattro tracce – 1111011 Beginning Afterwards – sanciva l’inizio dell’avventura Stochastic Resonance.
Non una semplice label, ma un vero e proprio network di artisti che interseca musica, teatro, poesia ed arti figurative e visive. Ad idearlo troviamo Lorenzo Ciciani (Scual) e Dario Colozza (Ynaktera), affiancati negli anni da un insieme cangiante di collaboratori.

Esattamente 11 anni dopo prende il via il progetto che ne celebra il percorso fin qui sviluppato proponendo la pubblicazione a cadenza settimanale di 6 ep per  19 tracce complessive realizzate da altrettanto autori afferenti alla scena delle musiche altre. A questa parte aurale si affianca un book diviso in due sezioni contenenti il progetto di arte generativa collegato al lavoro e una selezione di ciò che ha scandito questi anni di attività.

EP 1 1 1 1 2 2 A
La prima uscita vede alternarsi l’ambient-drone oscura dai riflessi sacri di Giulio Aldinucci, l’elettronica vorticosa e scintillante di dTHEd e il dark ambient ruvido di Fabio R. Lattuca in un incipit che denota l’eterogeneità della proposta profondamente assonante allo spirito del progetto Stochastic Resonance.
Una premessa seducente per immergersi in un universo che si preannuncia immersivo.