david kolhne “granular canvas”

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Ambienti sonori avvolti da fosche ombre nei quali muoversi  con circospezione. Un profondo senso di mistero pervade le sei tracce firmate da David Kolhne, pseudonimo sotto cui si cela un anonimo sound artist che negli ultimi 15 anni ha prodotto una serie di lavori pubblicati sotto differenti pseudonimi.

È un’esplorazione sinestetica attraverso flussi informi che scorrono su fondali crepitanti, emergendo come fumo denso che si irradia da implacabili movimenti magmatici. L’atmosfera che tale combinazione genera rimane costantemente in bilico tra una quiete apparente e momenti in cui la tensione sale vertiginosamente palesando un’inquietudine che si avverte sempre presente lungo l’ora scarsa del disco.

Plasmata con grande coesione, la densa deriva risultante nasconde una quasi impercettibile ricchezza di sfumature che rende “Granular canvas” un’esperienza sensoriale da scandagliare con grande attenzione alla ricerca di frammenti  e dettagli che ne costituiscono l’elemento  fondante.

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