Lasciare scorrere libere le emozioni riversandole sulla tastiera di un pianoforte tradotte in palpitanti armonie colme di disarmante sincerità. Prende forma negli interstizi lasciati vuoti da progetti di maggiore respiro la produzione delle preziose trame disegnate da Euan McMeeken sotto la denominazione Glacis che ne rappresenta il lato più intimo e viscerale.
Sono fragili istantanee dense di essenziale lirismo che scivolano via delicatamente come estemporanei appunti sonori di una quotidianità fatta di piccoli attimi di semplice e travolgente stupore, accompagnati dalla matericità dei rumori dello strumento che scandiscono il quieto scorrere del pensiero ancorandolo alla realtà. Non c’è spazio per levigature e minuziose definizioni, tutto ci irradia in preda ad un’urgenza comunicativa che trova la sua pienezza in una persistente e avvolgente imperfezione che ammanta col suo calore il breve tempo che questo piccolo scrigno riempie.
Emozionalità priva di qualsivoglia filtro.