No Tongues   “Ici”

[Ormo / Pagans / Carton Records]

In ascolto dell’ambiente per riuscire a percepire il mondo con maggiore profondità restituendo un immaginario vivido quanto fuori da ogni schema. Potrebbe essere questa una sintesi efficace dell’approccio al suono che guida fin dagli esordi la pratica artistica dei No Tongues, ensemble elettroacustico francese  attivo dal 2015, autore di una miscela sghemba di avanguardia, free-jazz, etnomusicologia, field recording e ogni altro elemento necessario ad esprimere la propria idea di ricerca musicale.

Dopo aver esplorato culture e territori distanti analizzando ed introiettando nel proprio universo sonoro voci e musiche, Mathieu e Ronan Prual, Alan Regardin e Ronan Courty fanno convergere il proprio interesse verso paesaggi prossimi fisicamente o solo sensorialmente. A fungere da punto di partenza sono quindi una serie di echi ambientali selezionati da ciascuno dei componenti che si è altresì rivolto ad una serie di sodali per ricevere ulteriori suggestioni sotto forma di contributi vocali, materiali a cui si è aggiunto la parte composta ed eseguita in studio nell’arco di quattro settimane di lavoro serrato.

Il risultato di tale operazione, fondata su quella capacità di ascolto profondo teorizzata e predicata da Pauline Oliveros, è la messa in scena di una drammaturgia che alterna narrazioni cangianti per costrutto e umore in un insieme atmosferico ed espressionista accostabile – anche nella scelta dell’immagine di copertina – alle derive simboliste dei Residents. Tutto appare coerente all’interno di una visione chiara del risultato da perseguire e non esiste alcuno iato tra i lancinanti fraseggi free dell’iniziale Kulning e l’articolato ambient-noise di Chien Chien, tra il graduale deterioramento del canto etnico Parrandada de Entroido de Canizo e il quadro dark-ambient permeato da risonanze concrete di Coeur de la Montagne.

Si viaggia costantemente per vie sonore accidentate che pongono su un unico piano esteriorità ed interiorità alla ricerca di una compresenza  intesa come rivelazione del mistero dell’esistenza, percezione dilatata dell’universo sensoriale.

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