SVART1 “Circondati dai petali da soli moriamo”

[Mask Of The Slave]

Immergersi nel nero più profondo e navigare al suo interno senza trovare alcuna via di fuga. Prosegue lungo le coordinate di un dark ambient di matrice nordica il percorso artistico tracciato da Raimondo Gaviano sotto lo pseudonimo Svart1 condensandosi in un nuovo itinerario che ricerca un parziale cambio di rotta senza snaturare l’essenza della sua pratica sonora.

Vapori sintetici finemente modulati si sviluppano lentamente generando un’atmosfera cupa, una densa onda di drone che accolgono eventi sonori radi e pulsazioni scarne. Proprio la quasi totale assenza di linee ritmiche destrutturate – che tanta parte avevano nel lavoro precedente – rappresenta un elemento di novità, così come l’ampia presenza di campioni di canti gregoriani utilizzati come trait d’union nella successione delle tracce. Ciò che Gaviano costruisce attraverso la sequenza dei sette movimenti proposti è una sinfonia inquieta in cui si fondono l’algidità delle strutture sonore con il calore della voce, una liturgia sommessa ma penetrante che celebra la fragilità dell’esistenza.

A questo rituale oscuro si affiancano ulteriori sei visioni affidate ad altrettanti artisti incaricati di riplasmare la materia originale per ampliarne l’orizzonte sensoriale. Si comincia dall’asfissiante densità scandita da cadenze ipnotiche di Camilla Pisani, si attraversano gli scenari ruvidi di Matter e Ramplingg, le pulsazioni incalzanti di Red Sector A, i territori sulfurei di TVS per giungere al terminale paesaggio apocalittico plasmato da Uncodified. Una via alternativa per giungere alla medesima meta.

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