Fin dalla sua genesi “Calce” è stato più di un semplice progetto sonoro. Ideata per essere innanzitutto un’installazione audiovisiva, l’opera scaturente dall’incontro artistico tra Stefano De Ponti e Nina Haab è divenuta una pubblicazione multidisciplinare che al disco affiancava un libro d’arte. Tra i musicisti coinvolti nella produzione troviamo il poliedrico percussionista Elia Moretti, che insieme a De Ponti è divenuto artefice della trasposizione live non del disco, ma del suo processo creativo. La tappa del tour ospitata lo scorso ottobre all’Euphorbia di Bologna diventa adesso una release digitale, curata da Manyfeetunder, testimonianza di un nuovo step evolutivo di “Calce” che ne conferma l’essenza di organismo in costante mutazione.
Alla base degli oltre quaranta minuti della performance ritroviamo gli stessi elementi generativi del progetto iniziale, rimodulati in un intenso e fluido dialogo fatto di improvvisazioni elettroacustiche che si dipanano libere seguendo una struttura sinestetica predefinita, vero e proprio canovaccio visivo capace di dare ordine alla fervida creatività dei due musicisti. La sensoriale matericità della variegata tavolozza di suoni di De Ponti trova nuova linfa e ideale completamento nelle trame percussive di Moretti, che costruiscono intrecci vibranti e progressioni dinamiche incastrate attraverso un attento lavoro di contrappunto che evidenzia la formazione free jazz dell’artista lombardo. L’aleatorietà determinata dalla componente improvvisata del flusso conferisce allo stesso un’ampliata capacità immaginifica libera di riverberare in tessiture dilatate ricche di sfumature e dettagli.
Un viaggio emozionale attraverso paesaggi complessi e carichi di fascino, scaturenti da una sinergia profonda tra due autori che hanno saputo ampliare i propri orizzonti attraverso il confronto artistico. Non ci resta che attendere un nuovo capitolo che segni un’ulteriore approfondimento di questo fortunato incontro creativo.